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Visita delle Scuole del Polo Arbëresh al Campo d'Internamento di Ferramonti di Tarsia(CS)

 Sabato 2 Febbraio 2019

Nell'ambito del programma annuale Nazionale di sensibilizzazione delle nuove generazioni agli eventi storici relativi alla Shoah (Legge 20 luglio 2000, n. 211), piú di 100 alunni, della Scuola Primaria e secondaria di Primo grado di Firmo, Lungro, Acquaformosa, Civita, Frascineto e San Basile,(Polo Arbëresh di Lungro), hanno partecipato ad una rappresentazione teatrale tenutasi all'interno del Campo d'Internamento di Ferramonti di Tarsia. La mattinata prevedeva la partecipazione ad una rappresentazione teatrale dal titolo « La Partita di Scacchi » e la visita al museo.

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Lo spettacolo teatrale, a cura dell'Associazione Maschere e Volto, è liberamente tratto dalle Memorie e Testimonianze di Paolo Salvatore (direttore del campo), pubblicate in ¨ Voci da un campo di Concentramento fascista 1940-1945” di Mario Rende,( Milano, Mursia,2009) e da “Con la gente di Ferramonti: mille giorni di una giovane ebrea in un campo di concentramento” di Nina Weksler. (Editoriale progetto 2000 Cosenza).

La regia è di Imma Guarasci che utilizza  foto e video d’epoca, gentilmente concesse dalla Fondazione Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia, dal Comune di Tarsia, dall’associazione Ferramonti, per ricostruire le storie degli internati.                                                                                                               La regista Imma Guarasci è anche attrice insieme a Teresa Zaccaro, Chiara Marchianó, Vicky Macrí, Carmelo Giordano e Lello Pagliaro.                 

Attraverso un caleidoscopio di luci, suoni e voci, gli attori provano a rievocare gli ambienti e le atmosfere nelle quali vissero i prigionieri del campo. Questo processo di sofferta immedesimazione si realizza, durante lo spettacolo della durata di un'ora circa, con la presenza degli attori sulla scena che interagendo con le foto e i video dell'epoca, lasciano riaffiorare  lo spirito e le sensazioni delle persone che hanno vissuto in questo luogo.   

La Partita di scacchi, per citare la famosa metafora filmica de “Il settimo sigillo” film di Ingmar Bergman, è la partita che si vince o si perde contro la morte. I personaggi si muovono su un’enorme scacchiera come pedine nelle mani dei potenti, in una tensione emotiva altissima perché da un momento all'altro potrebbe essere giunto il momento del congedo dalla vita che si ama immensamente nonostante l'immane sofferenza quotidiana propria e di chi ti sta accanto. Questa rappresentazione ha insegnato agli studenti che anche di fronte ad una tragedia di proporzioni enormi come quella dell'olocausto, non bisogna mai smettere di sperare in un proprio riscatto e di non rassegnarsi al male radicale, nella consapevolezza che il bene prende alla fine il sopravvento se i testimoni di simili misfatti continuano a raccontare per non dimenticare e per fare in modo che non succeda mai piú.

La presenza di un numero così considerevole di alunni del POLO  presso uno dei luoghi simbolo in Calabria della persecuzione degli ebrei in Europa, è stata possibile grazie  alla disponibilità di tutti i docenti coinvolti, alla collaborazione dei genitori e alla grande sensibilità della Dirigente Scolastica prof.ssa Rosa Maria Paola Ferraro che sostiene ogni attività scolastica mirante a formare cittadini capaci di costruire una convivenza civile pacifica, libera e democratica.