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Recensione ''Progetto Icaro''

Lunedì, 11 Marzo 2019, presso ''La casa della Musica'' di Lungro, gli studenti delle classi IV e V del Liceo e dell'Ipsia appartenenti al Polo Arbëreshe di Lungro(CS), hanno partecipato ad una lezione di educazione stradale, ''Progetto Icaro'' promossa a livello Nazionale dalla Polizia Stradale, dal Miur, dal Ministero dell'Interno e dei Trasporti e con la collaborazione dell'Università La Sapienza di Roma.

A presentare la manifestazione è stata la prof.ssa Marienza Manna che ha introdotto gli interventi dei poliziotti Carolina Reda e Maurizio Attanasio della Stradale di Cosenza.

Durante la prima  parte del loro intervento i ragazzi presenti sono stati sollecitati a rispondere ad un questionario anonimo previsto dal ''Progetto Icaro'' ma contemporaneamente  i poliziotti sono stati capaci di metterli a proprio agio, interagendo con loro con simpatia e ironia.

Nella seconda parte della mattinata è stato proiettato il Film''Young Europe'' del regista italiano Matteo Vicino, del 2012, della durata di circa due ore.

Il Film racconta i retroscena emotivi, sentimentali, familiari di tre storie ambientate rispettivamente in Irlanda a Dublino, in Francia a Parigi e in Italia a Roma. Protagonisti sono tre giovani europei come tanti, tra i 18 e i 20 anni, Josephine figlia unica e viziata di una ricca famiglia parigina assente, statica e fredda, Julien, giovane irlandese universitario e giocatore di basket preso dalle attenzioni di una lettrice di Spagnolo più grande di lui e Federico ed Annalisa, due adolescenti romani che cadono nella trappola di un'amicizia con un quarantenne, Angelo  profondamente immaturo. Il giovane regista attraverso flashback continui ci prepara all'epilogo drammatico che unisce le tre storie, 3 incidenti stradali mortali dei 100 che avvengono ogni giorno in Europa, tra i giovani. Rapidamente le storie s'intrecciano rievocando i momenti fondamentali del quotidiano vissuto dai singoli protagonisti prima del sinistro che cambierà per sempre le loro vite.               

Vite scialbe, opache, vuote prive di slancio, permeate di una triste solitudine, in balia perennemente della loro confusione, insicurezza e disamore.

Anche quelle poche figure positive come il nonno di Josephine che le dice ad un certo punto che la vita è uno spettacolo meraviglioso il cui biglietto però non è rimborsabile e che le chiede di abbracciarlo, non riescono a scalfire il levigato nulla in cui la nipote persiste consapevolmente, fino al tragico epilogo. L'altro unico  abbraccio è quello tra Federico e Annalisa, due tenere figure di giovani che si ritrovano abbracciati, lungo il ciglio di  una strada che non conduce da nessuna parte perché a guidarli è Angelo che durante una delle tanti notti trascorse insieme, in stato di ebbrezza li fa sbalzare fuori dall'automobile, spezzando le loro vite in un attimo.

Ciò che è rimasto ai ragazzi e a noi insegnanti dell'incontro di oggi è la consapevolezza che a provocare gli incidenti stradali non è il fato ma l'imprudenza, la disattenzione, l'assoluta incapacità di mettersi in crisi, di farsi un esame di coscienza.

Sia il film, sia le parole dei poliziotti della stradale mirano non a fare la morale ai giovani ma a portarli nella condizione di riflettere sull'importanza spesso vitale di rimanere responsabili delle proprie azioni e attenti durante la guida.

La Dirigente, i docenti e gli studenti ringraziano i poliziotti intervenuti per la passione con la quale si sono spesi per far conoscere '' Il Progetto Icaro'' nato per diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza su strada,sperimentato con successo in 160 città italiane e coinvolto 92.000 studenti.

Lungro 11 marzo 2019                                                               Filomena Lanzilotta