Prot.n.549/C27 Lungro 30 gennaio 2018
Ai genitoriAgli alunniAi docentiAl personale ATAAll’AlboAl sito WEBOGGETTO: Pediculosi
In questi giorni sono stati segnalati casi di pediculosi in bambini che frequentano la nostra scuola.
La periodica diffusione della pediculosi del capo nelle comunità scolastiche, e l’allarme che spesso ne consegue, richiedono controlli e misure di prevenzione e cura coordinati tra la famiglia, la scuola ed eventualmente la ASL, pur nella consapevolezza che, il Pidocchio del capo non è un vettore di malattie e che l’unico sintomo che può determinare è il prurito, dovuto ad una reazione locale alla saliva dell’insetto. I genitori del bambino che frequenta la collettività scolastica, o qualunque situazione di comunità, hanno un ruolo fondamentale e insostituibile nella prevenzione, identificazione e trattamento della pediculosi. Le azioni in ambito familiare sono così riassumibili:
- educare i bambini, nei limiti del possibile ed in considerazione dell’età, ad evitare o ridurre i comportamenti a rischio: contatti prolungati tra le teste, scambio di oggetti personali (cappelli, sciarpe, pettini, ecc.);
- identificare precocemente i casi mediante il controllo quotidiano o almeno settimanale della testa del bambino, anche se la scuola non ha segnalato casi ed anche in assenza del sintomo tipico (prurito);
- procedere all’accertamento presso il medico curante in caso di sospetto segnalato dalla scuola e farsi rilasciare l’apposito certificato per la riammissione a scuola;
- in caso di riscontro positivo da parte del medico, procedere all’effettuazione del trattamento, al controllo ed eventuale trattamento di tutti i conviventi e alla disinfestazione degli oggetti personali.
La scuola condivide con la famiglia il ruolo educativo nei confronti degli alunni e collabora con le strutture sanitarie per una corretta informazione riguardo al riconoscimento e al trattamento della pediculosi.
Oltre a curare la comunicazione, la scuola è tenuta, come per tutte le malattie infettive, a tutelare la salute degli alunni gestendo eventuali situazioni di rischio. Nel caso in cui i docenti o i collaboratori scolastici rilevino negli alunni segni sospetti di pediculosi o nel caso in cui siano gli stessi genitori a segnalare il caso, dovranno avvisare il Dirigente Scolastico perché questi si attivi con le misure previste dalla normativa vigente.
Si ricorda in proposito che la normativa vigente (Circolare Ministro Sanità n. 4 del 13/03/1998) stabilisce la sospensione della frequenza scolastica dei soggetti affetti fino all’avvio di idoneo trattamento disinfestante, certificato dal medico curante.
L’allontanamento obbligatorio può e deve essere disposto su iniziativa del Dirigente Scolastico, in caso di infezione accertata con la collaborazione della famiglia (non potendo il Dirigente Scolastico sottoporre a controllo un bambino senza l’autorizzazione dei genitori).
Qualora esistessero dubbi sulla effettiva presenza dell’infestazione, il Dirigente Scolastico può però, in via cautelativa, richiedere una visita del medico curante ed idonea certificazione attestante o l’assenza dell’infestazione o l’avvenuto trattamento. Come in ogni ambito educativo, anche nella prevenzione sanitaria è quindi fondamentale il coordinamento e la collaborazione tra Famiglia, Scuola e Istituzioni.
In considerazione dell’incremento del numero di casi di pediculosi si raccomanda, ognuno per le parti di competenza, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate nella presente circolare e nell'opuscolo allegato.
Informazioni utili sul sito http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&p=dadossier&id=18
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Rosa Maria Paola FERRARO Firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art.3, c.3, D.Lgs. n. 39 del 12.02.1993 |