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io ci sono

 
 

Prima giornata di Cineforum – Ipsia/Liceo    Lunedi' 26 novembre 2018

  In occasione della Giornata Mondiale di Lotta contro la Violenza sulle Donne, celebrata domenica 25 novembre 2018, la prof.ssa Marienza Manna ha disposto l’inizio del progetto di Cineforum che è partito oggi, lunedì 26 novembre 2018, con la proiezione del Film: “Io ci sono ” diretto da Luciano Manuzzi  e interpretato da Cristiana Capotondi.

Il Film è stato visto e discusso dagli alunni del secondo biennio e quinto anno, del Liceo e dell’Ipsia. A conclusione della visione, la prof.ssa Manna ha distribuito a ciascun alunno, una scheda di analisi del film da compilare, per raccogliere a caldo le impressioni e le riflessioni che la storia narrata sollecitava.

Il Film, tratto dal libro”Io ci sono. La mia storia di non amore” scritto da Lucia Annibali e dalla Giornalista Giusi Fasano, ricostruisce la storia di un “amore malato “ che sembrava inizialmente, normale, simile a quello di tante altre coppie ma che nel tempo si trasformava in Stalking, violenza verbale, psicologica, minaccia e infine in un piano premeditato di omicidio, attraverso l'uso aberrante dell'acido, utilizzato da  due sicari albanesi assoldati dal fidanzato di Lucia, Luca Varani, per punirla per aver deciso di interrompere la relazione.

I ragazzi sono rimasti impressionati dalla ferocia cinica e senza pentimento che ha caratterizzato la figura del fidanzato, cocainomane che si era trasformato in una belva che digrignava i denti e lentamente sbranava la sua vittima.

Ma a sbalordire è la reazione di Lucia che da vittima sacrificale e impotente si trasforma, all'indomani dell'agguato omicida, in una donna nuova che sceglie di non lasciarsi precipitare nell'abisso della colpa e della disperazione ma prende in mano la sua vita vera e decide di amare il suo volto offeso, sfregiato, dilaniato ma ricostruito dalle mani sapienti dei chirurghi.

Non tornerà mai più la Lucia di prima ma non per questo nasconderà il suo volto, il suo sguardo, i suoi occhi, perché non è lei che si deve vergognare ma chi ha compiuto lucidamente questo immane  misfatto.

I ragazzi hanno ascoltato dalla viva voce di Lucia, a conclusione del film, la volontà di una donna straordinaria di non voler rinunciare alla vita, alla gioia, alla libertà, alla dignità che ha saputo, giorno dopo giorno, trasformare quest'esperienza di vile aggressione, di indicibile dolore, di ferocia inaudita, in esempio di forza per ricostruire dall'interno se stessa, riprendendosi quel candore  e quella  fierezza che traspare dal suo sguardo dolce che la rende, nonostante le ferite e le cicatrici, ancora più radiosa e luminosa.

Le giovani studentesse insieme ai loro compagni hanno recepito il messaggio del film. E' necessario imparare a ribellarsi a un non amore e a un amore malato.

  

Firmo, 26/11/2018                                                                      Filomena Lanzilotta

 

 

 

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